Dannato
Demone immortale,
che giù per questa ripa
rovesciasti il tuo dolore
sì che sordo nulla
più si mosse;
Perché fingi la vita,
o Fiore immondo,
quando è così sublime
il tuo patire?
La morte è nulla,
il nulla vita,
che muove
ladra all’ombra
del tuo fatuo agire.
La vita è morte
e il nulla immenso,
divora la tua carne amara;
e intreccia nodi
antichi e falsi,
burattinaio assorto
innanzi al focolare.
V. Inàne
ultima modifica: 2013-04-16T09:12:56+02:00
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