Un viaggiatore senza tempo 2/5

Lo lasciai lì, smemorato e infelice, ma non potevo togliermi dalla mente la montagna che mi aveva decantato. Ero così preso nei miei pensieri che a un tratto mi trovai in una lunga fila in fondo alla quale si aprivano due grandi porte; le vedevo distintamente anche in lontananza.
Non riuscivo a capire di quale materiale fossero. Non potevo credere fossero di plastica. Invece erano fatte a imitazione una del corno e dell’avorio l’altra.
Quale imboccare?
Ero indeciso.
Tornare indietro, difficile; la lunga fila spingeva e serrava. E poi, se tanta gente spinge e aspetta un buon motivo deve pur esserci, pensai.
Mi accorsi infatti che la fila si stava allungando ora dietro di me; in prossimità delle due porte si facevano due per una frazione di secondo, per tornare sostanzialmente una, quella che entrava nella porta di finto corno, la meno nutrita e numerosa per numero di visitatori, e l’altra nella porta di finto avorio che attirava di più, forse per il materiale. Non volevo giocare al bastian contrario, in fondo ero nuovo del luogo e se i più sceglievano quella di avorio un motivo doveva esserci, anche se si sa, non sempre le scelte dei più sono poi le migliori.
Entrai come si entra al cinema, nel senso che si apriva una tenda e in un primo momento nel buio non sapevi orientarti, dopo l’occhio si abituava e cominciava a distinguere. Figure stravaganti si muovevano in uno schermo gigante, ma a differenza del cinema ci fluttuavo dentro, ci camminavo dentro insomma, ero dentro in tutto e per tutto. E come al cinema cercai la mia poltrona, quella e nessun’altra, la migliore per godermi lo spettacolo, ma qui non si sceglieva la propria poltrona, ma la corsia o forse era la corsia che ti sceglieva. Insomma ciascuno spettatore vedeva il film lungo la propria corsia, chi si spostava finiva nel film di un altro, ma la storia era completamente diversa.
A ciascuno il proprio film doveva piacere davvero tanto perché erano tutti lì a bocca aperta e non si perdevano un fotogramma, si fa per dire, perché lo spettacolo era in 3D e c’eri dentro: sensazione bellissima!
Il film io in realtà non lo avevo scelto, ma anche a me attirava molto.

Un viaggiatore senza tempo 2/5 ultima modifica: 2015-07-06T08:13:12+02:00 da Salvina Pizzuoli

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