Un’ultima volta
una speme un singulto
vedete – apparenti retrocessioni
s’inerpicano a ritroso nel tempo
non più comprensibile
estraneo indovino
abbastanza furioso, ma indomito
in me – di deviate assenze orfana
rimango viandante
e ancora
un’ultima volta interrogo
la tua forma, la tua avara presenza.