Il vento urlava
nei campi deserti e silenti
sulle spighe piene di grano
Intonava un canto misterioso,
un inno d’amore,
pareva sentir una sinfonia di Chopin
dedicata alla scarna nuda terra.
Il cielo brillava d’oro
mentre la falce
recideva la figlia del sole
nell’intimo del cuore.
Intorno al raccolto
nel lago di paglia color fuoco
navigavano piccoli chicchi di grano
mentre raggi dorati
si diramavano nel tramonto.
Ed io in cerca di scintille di vita
restituivo al cuor dei vecchi mulini
i suoi infiniti canti.