Archivio per tag: Saggistica

Firenze in una Guida Pineider del 1906 (I più votati di Prosa e Poesia)

Il titolo è Guida manuale di Firenze e de’ suoi contorni, l’editore ha un nome noto, Francesco Pineider, l’anno di edizione è il 1906, il costo 1 lira. All’interno, su carta patinata e colorata, alcune pubblicità di esercenti privati colpiscono per l’uso dei termini come  Lung’Arno,  ancora  apostrofato o per l’indicazione, solo in poche, del numero di telefono composto spesso di sole tre cifre. Segue quindi una prima parte indicata con Piccola guida commerciale dove scopriamo che a Firenze ci sono più alberghi e ristoranti e pensioni e teatri che librerie o caffè o pasticcerie; in questa sezione, in rigoroso ordine alfabetico,   appare una voce oggi insolita, Pittori nella quale spicca Fattori prof Giovanni, via Cavour 72, lui, proprio lui, il grande macchiaiolo.

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Amerigo Vespucci tra i visacci (I più votati di Prosa e Poesia)

Borgo degli Albizi porta il nome e conserva palazzi appartenuti a questa antica famiglia. Tra i tanti uno è conosciuto come “palazzo dei visacci” così soprannominato dal popolo fiorentino.
La lunga storia del palazzo annovera vari proprietari a partire da Rinaldo degli Albizi fino a Giovanni Altoviti; a Baccio Valori, esponente dell’Accademia del Disegno e bibliotecario della Laurenziana si devono, nel tardo Cinquecento, una serie di ampliamenti e rifacimenti con il probabile apporto di Giovanni Caccini cui si attribuiscono le quindici erme di “uomini scienziati”che ornano la facciata e alle quali si deve il nomignolo.

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Prefazione – “Il rosso e il nero della comunicazione” (I più votati di Prosa e Poesia)

Prefazione

“Le idee delle cose stanno in colui che le percepisce e l’essere delle cose sta nell’essere percepito”
George Berkeley

Il rosso e il nero della comunicazione è una raccolta di riflessioni sulla circolazione delle informazioni, in termini di distribuzione del sapere pubblicamente condiviso, che avviene attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Riflessioni che si sviluppano intorno a vari temi, dalla natura intrinseca della comunicazione mediata, ai suoi interpreti/attori, alle mutazioni in corso, senza perdere di vista le interconnessioni tra sistema informativo, sistema democratico e sistema di mercato.

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Firenze in una Guida Pineider del 1906

Il titolo è Guida manuale di Firenze e de’ suoi contorni, l’editore ha un nome noto, Francesco Pineider, l’anno di edizione è il 1906, il costo 1 lira. All’interno, su carta patinata e colorata, alcune pubblicità di esercenti privati colpiscono per l’uso dei termini come  Lung’Arno,  ancora  apostrofato o per l’indicazione, solo in poche, del numero di telefono composto spesso di sole tre cifre. Segue quindi una prima parte indicata con Piccola guida commerciale dove scopriamo che a Firenze ci sono più alberghi e ristoranti e pensioni e teatri che librerie o caffè o pasticcerie; in questa sezione, in rigoroso ordine alfabetico,   appare una voce oggi insolita, Pittori nella quale spicca Fattori prof Giovanni, via Cavour 72, lui, proprio lui, il grande macchiaiolo.

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Amerigo Vespucci tra i visacci

Borgo degli Albizi porta il nome e conserva palazzi appartenuti a questa antica famiglia. Tra i tanti uno è conosciuto come “palazzo dei visacci” così soprannominato dal popolo fiorentino.
La lunga storia del palazzo annovera vari proprietari a partire da Rinaldo degli Albizi fino a Giovanni Altoviti; a Baccio Valori, esponente dell’Accademia del Disegno e bibliotecario della Laurenziana si devono, nel tardo Cinquecento, una serie di ampliamenti e rifacimenti con il probabile apporto di Giovanni Caccini cui si attribuiscono le quindici erme di “uomini scienziati”che ornano la facciata e alle quali si deve il nomignolo.

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