Si arriva con gli ascensori, non puoi sbagliare: un muro altissimo ti sbarra la strada. Sul muro poi riconosci che qualcosa si muove; sono dei gabbiotti che salgono in alto, per tutta l’altezza del muro e si dispongono uno dietro l’altro, come i taxi sotto le pensiline delle stazioni ferroviarie o degli aeroporti. Se il muro è vuoto, significa che i gabbiotti sono tutti occupati e occorre attendere. Ma questo accade assai di rado.
Quando ci si avvicina al muro il primo gabbiotto disponibile scende, si apre e ti lascia entrare. Non devi avere fretta, perché il gabbiotto aspetta.
Entrato nel gabbiotto comincia la discesa verso Pozland.
Il viaggio è tutto al buio ma quando la città si avvicina, lo capisci dal riverbero delle luci che si fanno via via più abbaglianti.
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