Un vento leggero
sfiorava delicatamente le tue ali
… intanto io credevo già di saper volare.
Il volo
Sto diventando vecchia
Vorrei non dirlo a nessuno
che sto invecchiando,
eppure mi sembra
d’essere sempre esistita,
come la tenera edera
che cresce sui muri
mossa appena dal vento
rigenerandosi al mutamento delle stagioni.
Non mi vanto delle prestigiose
vittorie al qual la vita riservò
e nè piango le innumerevoli sconfitte.
Da umide donna qual sono
sospiro il paradiso
mentre cammino faticosamente
sentieri tortuosi
senza cercare mai una scorciatoia.
Le mie impronte… (Tra le mani dei bambini)
Le mie impronte
fatte con mani
sono degli enigmi luminosi
che solo tu madre sai risolverli.
Dove s’appoggiano
lasciano indelebili ricordi
scritti su muri e sui mobili.
Non sbiadiscono mai
perché vivono nel tuo cuore
come parole di un eterno amore.
Sono piccole e fragili
sempre tese verso il cielo
alla ricerca
di qualcosa (o di qualcuno)
quando tutto diventa difficile
per sostenere
pazzetti incetti
o solo per scoprire il mondo
che gira in torno
in un girotondo.
Abbraccio mortale
S’innalza una ragnatela
nella chiara alba
al vento gentile
appeso aspetta un ragno,
un abbraccio è la fine.
Fragilità
Sopra un campo di marmo
s’innalza una rosa di cristallo trasparente.
Un riverbero di luce
risplende
i suoi occhi di vita.
Speriamo che non soffi il vento