C’era una volta un uomo di nome Mario. Mario aveva una penna. Una penna fantastica. Era di un bel blu profondo, marmorizzata, amava quella stilografica. Ne era orgoglioso, la portava ovunque andasse: quando faceva shopping, quando andava in banca, a casa, a lavoro…era la sua cosa preferita in assoluto.
Ma un giorno qualcuno gli chiese come mai la portasse semplicemente con sé. “Perché non la usi?” gli avevano chiesto. Mario rimase perplesso, non ci aveva mai pensato, la portava dietro e basta. Non aveva mai ragionato su cosa avrebbe potuto veramente fare con quella penna.