Tutto quello che ho scritto è vero. Ogni episodio riportato, salvo i due accaduti a Pisa e a Livorno e quello scritto dall’amico Riccardo che ha voluto a tutti i costi descrivermi, è stato vissuto da me in prima persona.
Non potrebbe essere che così se si pensa che queste pagine le ho redatte in poco più di un mese. Non ho dovuto inventare niente, mi è bastato prendere carta e penna e le parole sono fluite da sole riempiendo pagine e pagine.