Dove il cuore risiede
la paura
l’incertezza.
Crolla il sipario
nudo,
raccolgo le mie vesti
senza vergogna
come sono arrivato.
Dove il cuore risiede
la paura
l’incertezza.
Crolla il sipario
nudo,
raccolgo le mie vesti
senza vergogna
come sono arrivato.
Anelare
all’uno dal doppio vestito
ogni lembo diverso tessuto,
groppo
di orli fini già fatti disfare
di giacigli a non farti dormire.
Come sarebbe bello
arabeschi già fatti adorare
confrontare col niente del dentro
e lasciarsi innocente cullare.
Ma capisco
che lo sforzo calore di mano
nel suo tendere piano ed arcano
mi rimane quel senso impotente
che mi rende guerriero valente.
L’estremo razionale e l’estremo fragore
Hanno solo paura
Ancora
Parlo
di una Verità
la mia, la tua
che importanza ha?
Bisogno di condivisione
mal canalizzata
perversione.
Apro l’accesso nascosto
della mia solitudine
e mi ritrovo lì
come se non fossi uscito.