Su un sentiero, a ritroso,
è comparso il miraggio:
un villaggio di tufo,
sperduto e perduto.
Là ho danzato su verdi distese
mentre il sole scaldava la terra
ed i rovi al mio passaggio
porgevano dolcissime more.
S’indovinava presenza di menta
tra le erbe dell’eden selvatico;
anche l’aroma del rosmarino
impregnava l’estate lontana.
Tutto sapeva di rustica fiaba,
tra vicoli antichi e sentore di mare
le donne modulavano nenie
scandendo col piede un ritmo di culle.