Oggi il sole con più veemenza proietta i suoi raggi,
come dardi spioventi da torbidi inferni.
Eppure
teco mi ritrovo su un giaciglio di luce,
appena mitizzato da furtive e sottili ombre.
La tua pelle, già nivea al candore della luna,
or più pallida mi appare allo sguardo;
come se il tuo corpo, ricevendo quel candido abbraccio,
mutasse il suo colore, abbandonandosi ad un tiepido languore.
Davide Cautiero