Odalische velate di rosa preparano il suo giaciglio,
lei, piccola, tremante,
illumina il suo tragitto.
L’aria è immobile sul fiordo,
tutto pare fermato
nell’attesa del “signore del giorno”.
L’orizzonte è infuocato dai suoi caldi raggi,
che sembrano far allontanare lei
verso l’alto, dove il suo eccessivo calore
non potrà ferirla.
Lei continua ad attenderlo,
pur sapendo il rischio che corre;
lei abituata al buio e al freddo delle notti siderali.
Pellegrino Artusi sarebbe fiero di provare questa ricetta e da buongustaio e amante della vita a tutto tondo, occhieggia arguto su questo San Valentino, sorridendo sornione e invitandoci ad un brindisi celebrativo. Viva l’amore..
Ricordo quel dì,
un qualcosa di meraviglioso nell’aria mi pervade,
le tue labbra socchiuse ,
rosse come la passione che mi invase il cuore.
Il tuo ricordo della tua dolce voce,
che mi riempie il cuore da diciassette anni,
regalandomi giorni speciali.
Ma Franca aveva il sacro foco: ci voleva ben altro per farla desistere.
Cominciò ad osservare attentamente le donne del bel mondo e ne rubò il segreto con gli occhi. Le osservò assieparsi come gazze per i brindisi, sbronzarsi in modo molestissimo e trasformarsi in delle adolescenti odiose, stonate, vecchie.
Allora lei, la chiamerò Franca, intanto, comincia a darsi da fare.
Risponde a un annuncio, e si ritrova a lavorare per un grande produttore: si era presentata per un posto di baby-sitter.