Mi dichiaro colpevole
colpevole di passare camminando lentamente
davanti ai tuoi pensieri
con aria disinvolta
e di girarmi all’improviso per fissarti con il mio sguardo
dalla parte interna e posteriore dei tuoi occhi
(sia che questi sono aperti o chiusi)
Mi dichiaro colpevole di darti dei colori
sopratutto l’azzurro
e di averlo sparso
(irregolare, circolare)
sul tuo cielo
con il palmo della mia mano
Mi dichiaro colpevole di attraversare le tue notti quiete
giocando con il vento e tutta spettinata
irriverente davanti al tuo sonno
Sono colpevole di non lasciarti riposare
di ricordarti sempre la lunghezza delle mie gambe
e l’ampiezza del mio ventre con i suoi due inequivocabili nei
Non continuare a cercare
é inutile e senza senso
sono io la colpevole
di avere indotto i tuoi piedi a sprofondare nella sabbia delle mie coste
e di averti spinto nel vizio oceanico
di non avere un’altro scopo nella vita se non quello di amarmi
E’ dovuto quindi che tu mi risponda con assoluta sincerità
Di fronte a questi successi e a tanti altri che sono impossibili da elencare qui
(tutti atti desiderati e dei qualli non me ne pento)
Qual è la tua sentenza?