Presentazione – Primo incontro

Quattro donne e una cucina: Presentazione
Non è un ricettario, ma contiene ricette; non è un racconto, ma si può leggere come se lo fosse; non è un’antologia, ma raccoglie pezzi celebri sulla cucina; non è un testo di storia, ma fa la storia di alcuni ingredienti.
Non è, ma è tutto questo.
Quattro donne decidono di realizzare un progetto culinario per fare qualcosa insieme.
Una è fanatica dell’ordine e della precisione, l’altra filosofeggia su tutto. Una insegue ricordi e nello stesso tempo si proietta nel futuro perdendosi negli spazi virtuali; non ama mangiare e partecipa al progetto solo come cronachista. L’altra c’è solo quando è
in cucina.
Quattro donne da scoprire dentro il diario di una di loro, completo di ricette, ricco di considerazioni, storie, racconti, brani antologici dedicati alla cucina, al cucinare ed ai suoi ingredienti; insomma uno zibaldone, come la vita.

Quattro donne e una cucina: Primo incontro
Giovedi, 29 Settembre – ore 14
Siamo da Giulia.
Ci ha accolte con la sua inappuntabile eleganza: è tutta in bianco, pantaloni morbidi, un blazer di maglia, mocassino comodo.
Con un affabile sorriso ci fa strada verso la cucina; Lucia e Marta sono meno distaccate, direi quasi  eccitate.
Possibile siano così prese da questo semplice progetto culinario?
Lucia appena entrata in cucina ha detto, testuali parole ( non si possono parafrasare o riassumere, la poetaincucina come ho deciso di ribattezzarla, utilizza reliquie lessicali, metafore e aggettivi impossibili per il mio vocabolario) la cucina è come la vita, non è mai come la vorresti; è come un’esistenza vagheggiata; ha la consistenza impalpabile di una raffigurazione che non possediamo, ma  inseguiamo: per questo spesso non ci assomiglia.
Non è il caso di Giulia, questa è la sua cucina.
Io non ho afferrato, tutta persa a decodificare i termini e la costruzione sintattica; Giulia probabilmente si, perché ha nascosto male la propria soddisfazione.
Lucia, Lucia, Lucia: splendida donna, ma così complicata! Solo a parole però.
Oggi indossa un vestitino leggero che le si modella addosso stupendamente; può ancora permetterselo.
Tutta presa dal suo filosofeggiare, ha allargato le braccia e ha iniziato a piroettare su se stessa con la testa piegata leggermente all’insù, quasi il peso degli anni le fosse scivolato di dosso, continuando con le sue osservazioni, ma stavolta complimentandosi direttamente con l’oggetto delle sue attenzioni questa cucina è spaziosa, funzionale, generosa; mi stimolerà a rispondere con la stessa generosità, con la stessa amabilità.
Marta come al solito è rimasta in disparte e senza parole. Lì nel suo cantuccio aspetta che qualcuno la scuota prima di rendersi nuovamente visibile.
Io sono pronta; a partire da questa data una cronaca puntuale e fedele, la mia, documenterà gli accadimenti; dalle ricette ai piatti, dalle cuciniere all’ambiente nel quale si svolgeranno gli incontri: la cucina di Giulia

Presentazione – Primo incontro ultima modifica: 2013-08-14T09:00:15+02:00 da Salvina Pizzuoli

2 Thoughts on “Presentazione – Primo incontro

  1. Alessandro on 15/08/2013 at 19:40 said:

    Promettente inizio, idea gradevole e originale

  2. Adriano Bon on 19/09/2013 at 10:14 said:

    Almo dono del ciel, candido riso… Scopro oggi questo testo, ben congegnato, allegro e non privo di utili spunti. Mi chiedo di dove sia originaria l’autrice – Sicilia? Italia centrale? – che osa aprire sul riso parlando di sushi (che io, da meneghino, non sopporto più: da trent’anni ci rifilano ristoranti giapponesi, a Milano) e che riesce a renderlo appetibile. Gli arancini di Montalbano sono godibili ma prevedibili. Invece mi chiedo se parlerà del risotto allo zafferano e se farà come il compianto padre Pozzi, che in cattedra, a Friburgo, proponeva un confronto stilistico fra le ricette di C.E. Gadda e dell’Artusi. Comunque, brava: una idea gradevole che può osare anche di più – in curiosità, e in ricordi personali. Adriano

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