Orizzonti diversi

Caddero le stelle nel mare,
caddero le notti solitarie nel cuore;
tu festosa, tra il falò,
le palme aperte alla volta notturna,
e le piante di cocco,cantavi,
ma senza saperlo,
rinchiudevi nei tuoi occhi,
la mia malinconia più dura,
che di giorno, poi,
mi rivestiva gli occhi
di azzurro smaltato e smeraldo.

Dicevi che il mar di Sulu è bello,
ma l’oceano aperto, lo è ancor di più;
Lì tra gli uccelli e i rapidi appelli, mi salutasti:
avevi fiori d’oro lungo i tuoi neri capelli;
e nella brezza marina,
come un ricordo antico al chiaro di luna,
trattenevi con gentilezza di canto,
tutta la mia gioventù.

Poi caddero lente le voci,
tra il primo dono di sole,
e il dischiudersi di onde,
come petali di celadin,
lungo i tuoi occhi di sconosciuti rimpianti.

 

Oliviero Amandola

Orizzonti diversi ultima modifica: 2015-12-18T08:49:40+01:00 da Oliviero Amandola

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