Non possiedo la freccia
Che lesta s’incocca, tende
E schiocca, fischia e sfreccia
Nel cielo, non scende
E centra il bersaglio. Senza rumore
Entra nel petto, e trafigge il cuore.
Lento è invece il mio trabucco,
Carica il sasso e s’imbarca
Del peso, ruota con trucco
Studiato, grava la barca
E l’affonda. Un sordo boato,
Affonda nel legno e nel mare salato.
Lavando i tuoi sudici artigli
Tu mi dici: “saltella come quello,
Che nasconde nelle figure più ardite
Parole attrici del fiero e del bello,
Incanta con metriche stordite:
Dante è morto, posa il suo mantello!”
Ma la fonte non accetta consigli
Così avanza la mia poesia
Con slanci macchinosi e lenti
Distanti dalla mia euforia
Forti di sovrumani intenti
D’arte: Voglio che così sia.
Non possiedo la freccia
ultima modifica: 2017-09-08T08:48:59+02:00
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