Lei è il tipo di ragazza che tiene gli occhi aperti quando baci, così come tiene aperto il cuore 24 ore su 24 7 giorni su 7. Le piace disegnare giravolte negli spazi vuoti delle pagine, perché il bianco la fa sentire sola, come se potesse cadere in quel nulla e non rialzarsi.
É il tipo di ragazza che pensa che l’idea di stare seduti sotto gli alberi sia più bella che farlo veramente, perché non importa quanto poetico possa essere, ma alla fine della giornata ti ritroverai accaldato, coperto di formiche e pruriginante. Ma lo farà, lo farà perché essere poetica è tutto quello che ha. A volte, distrattamente, pensa che innamorarsi sia molto simile a stare seduti sotto gli alberi.
Una volta si innamorò alle 10:30 e ne uscì alle 10:32. In quel momento rise, si mise una mano sul petto, disse che lui le aveva preso un pezzo del suo cuore ma che le andava bene perché aveva intenzione di darlo via tutto comunque. Per lei era inutile, uno strumento arrugginito intrappolato dietro costole stonate che avrebbero potuto diventare perfettamente musicali, se nelle mani giuste. Si meritava di essere rotto e gettato in disparte, affidato ad altre voci.
Lei è il tipo di ragazza che ama la musica, ma non sa cantare. Pensa che la sua bocca potrebbe essere persuasa a cantare dalle labbra giuste.
La sua risata è come bollicine di champagne e il suo sorriso come le bucce di un’arancia.
Nel bel mezzo di qualcosa, apre il palmo della sua mano immaginando che farfalle leggere si librino in aria. Perché è il tipo di ragazza che immagina polvere di fata che vortica nei suoi pori e code di comete bloccate dietro le spalle.
Sogna di stelle avvolto intorno le dita, di case con staccionate bianche, di cadere verso l’alto, di trovare il lavoro giusto e di volare insieme a mille e uno pesci rossi.
Lei ha la pelle realista, ma le ossa romantiche.
Ogni notte lascia se stessa nel letto e si mette a ballare con la luna.