Cosa ci fanno le mie scarpe dalla tua parte de letto?
quel lato docile dell’oscuritá del profilo della notte
Sono venuti a cercarti
ed insieme a loro
i miei passi
I miei passi stanchi
i miei passi zingari
i miei passi accelerati
ansiosi
Arrivano fino alla tua riva
e si fermano
Eccomi
sono qui
in piedi
confusa e meravigliata
con gli occhi aperti
spalancati
come un ultimo tremore
vertigini di possibilitá
Guardo l’orologio
é l’ora muta
Con i tuoi gesti saldi
ti chini verso di me
e mi scalzi
Io
senza questo peso posso volare
E me ne vado
seguendo il volo di qualcosa che forse era una farfalla
o forse un pezzo di carta con una poesia che mi riporta a te
Ripercorrono i miei passi il cammino senza perdere quello che hanno percorso
senza cambiare la direzione delle orme
che mi hanno riportata fin qui
fino a questa parte del letto dove trovo le mie scarpe
che sono venute a cercarti su questo lato docile dell’oscuritá del profilo della notte
come un ultimo tremore