La torre campanara ed il castello

Imponente, massiccio, maschio lui
domina dall’alto.
Elegante, eretta, femminea lei.
lo guarda dal basso.
Sovrana, distaccata
eppur così presente e così dipendente
dalla di lui austera possanza.
Immobile lui, la domina e la corteggia
fino a sedurla.
In ogni istante pare sia lì per possederla,
anche se al tempo stesso pare immobile.
E’ una danza statica ed un tempo mobile
che li unisce, li avvinghia
e li fa essere così l’uno dell’altra.
Compunta e distaccata lei di giorno,
solo di notte s’abbandona
ad antiche civetterie.
Complice la luce che nell’oscurità
le dona grandi splendori
e seducenti fattezze.
Imponente, massiccio, maschio lui
è lì per lei, solo per lei
sia di notte che di giorno.
Lo scoccare dei rintocchi e dei secoli
non scalfisce minimamente
il loro eterno essere così, l’uno dell’altra.
Castrum Cari giù da basso,
pare non esserci,
distaccata e lontana,
dal loro eterno ed antico unisono.
Solo il fiero ed audace Giovanni
e la virago, seppur bella Caterina
lo sanno.
Hanno lasciato il mestiere delle armi
e si sono incantati a guardarli.

Rosetta Savelli
per A.L.I.A.S  ( Accademia Letteraria Italo – Australiana Scrittori)
Secondo Premio per la Poesia 2012 in Melbourne.

La torre campanara ed il castello ultima modifica: 2014-02-21T08:32:40+01:00 da Rosetta Savelli

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