M’attendevi mia amata bambola
seduta tra fiori e ghirlande
sulla soglia di casa.
Di bianco eri vestita,
con ricci biondi
che scendevano
giù per le spalle quasi alla vita.
La mente ricorda
tra lacrime leggere
la sciagurata sventura
al qual fato meschino
segno il tuo destino,
mentre il sol svaniva
alla sera
destando sol ‘l nera chimera.
Vederti lentamente cadere,
dolcissima bambola
romperti in mille pezzi
davanti a ‘l occhi
che restarono impotenti
‘l cuore mi si spezzò.
Ti cercai
dentro ‘l resto del tuo corpo in frantumi
tra mille cocci di porcellana
Ti cercai ancor di più
ma tu non c’eri…
La bambola di porcellana (I più votati di Prosa e Poesia)
ultima modifica: 2017-08-31T08:30:29+02:00
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