Tra le fronde
dei disadorni arbusti arsi,
nel fruscio secco delle foglie
abbandonate,
i rami freddi dell’inverno
colorano di morte,
sicché neanche il ragno
tesse il suo filato,
e nessun vivente
si avverte alla vista,
ma solo il vento che
pulsa tutt’attorno,
ripara all’assordante vuoto
dirompente,
riflettendo nell’empireo
il ghigno del sofferto,
cupo e freddo
nello sguardo di una madre,
indurita all’angoscia
del ritorno dell’inverno.
Francesco Centorrino
Inverno
ultima modifica: 2012-08-07T09:00:35+02:00
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