Sul soggiorno di Ugo Foscolo a Erba, ospite di Rocco Marliani nella residenza di Villa Amalia, molto è stato scritto. Si sa, ad esempio, che egli vi dimorò nella settimana santa del 1809 e che ebbe una liaison con la figlia di questi, Maddalena Marliani coniugata Bignami, che fu peraltro ispiratrice di una delle opere più significative del Neoclassicismo, il carme Le Grazie.
Poco si sa invece riguardo alle vicende biografiche di questa donna, a come nacque e come dovette evolvere la relazione tra i due.
In occasione del progetto di riqualificazione della villa ad opera del Comune di Erba, dell’Amministrazione Provinciale di Como, della Fondazione Cariplo e della Comunità Montana del Triangolo Lariano, nonché del bicentenario del soggiorno del poeta nella nostra città, abbiamo voluto approfondire questa pagina poco conosciuta della vita amorosa di Ugo Foscolo, poco conosciuta se la si paragona ai grandi e tormentati amori come quello per Antonietta Fagnani Arese, per Isabella Roncioni, per Isabella Teotochi Albrizzi di cui i manuali di letteratura hanno abbondantemente trattato.
Maddalena Marliani Bignami fu, per la verità, un amore occasionale, una delle tante passioni di cui il grande poeta veneziano fu solito infervorasi. Non le fu nemmeno fedele, in quanto sappiamo che contemporaneamente intratteneva una relazione con un’altra gentildonna locale, la contessa Francesca Giovio di Como. Tuttavia l’animo nobile di un poeta sa trarre ispirazione letteraria anche da un amore occasionale, anche da una passione estemporanea. E questa passione, dolorosamente sofferta seppur breve, ebbe una grande funzione stimolatrice e creativa.
Per ricostruire la vicende ci siamo avvalsi in gran parte dell’epistolario foscoliano e di altre fonti bibliografiche. Non è stato semplice in quanto molte lettere pervenuteci non rappresentano l’originale, bensì delle minute, scritte di getto o riprese più volte in modo diverso, e nelle minute, così come nelle lettere effettivamente inviate, Foscolo spesso ometteva i nomi oppure li dissimulava, come vedremo, per evitare intercettazioni di parenti o mariti giustamente gelosi.
Se poi aggiungiamo il fatto che sia Foscolo che Maddalena nel periodo della loro relazione vivevano stabilmente a Milano, possiamo capire come verosimilmente la necessità di scriversi fosse ridotta al minimo, preferendo incontri di persona che non avrebbero, e non hanno, lasciato praticamente traccia.
Di questa donna, la cui bellezza pare fosse celebrata in tutti i salotti del tempo, siamo riusciti a recuperare due importanti testimonianze iconografiche, un ritratto in età giovanile e una fotografia da anziana, scattata quando già erano state inventate la prime macchine per dagherrotipi.
Orsola Moro