Il Re di Maggio (02)

L’entrata non costa nulla, ci vado volentieri, senza pensare al domani, l’oggi è stato più che sufficiente. Al guardaroba lasci il tuo abito esteriore, lo riavrai all’uscita, se ne avrai ancora memoria. Esternamente tutto sembra in ordine, non si direbbe sia un luogo esoterico, prestando un minimo di attenzione ad alcuni particolari, si possono riconoscere tutti i segni di un antico sapere. Contemplando costantemente ogni cosa da lontano, tutto può sembrare sinottico, in questo sta la convenienza. Sinceramente, non credo molto a tutte queste storie di maghi diavoli e altre dicerie, però m’incuriosiscono. In fondo per tutti noi esiste il grande sogno, la vita di molti si basa essenzialmente su questo. Se si potesse sognare di nostro volere, il tutto divenisse realtà, che mondo sarebbe. Purtroppo i pianeti sono due e ben distanti l’uno dall’altro.

Il personaggio più strano che puoi incontrare là dentro, è Jules, un narratore dell’incredibile. Secondo lui tutto è sbagliato, dal sistema al pensiero della gente, passando per religioni e quant’altro ci sia di certo nella nostra piccola testa vuota. Se solo la metà delle cose che racconta, avessero un senso, ci sarebbe da non dormirci la notte per lungo tempo. A parer mio, è solo un modo per passare una serata un po’ diversa. Eccomi arrivato. Davanti alla porta c’è il guardiano, non è lì per impedirti di entrare, anzi se nessuno varcasse l’uscio, che senso avrebbe il suo guardare la frontiera. Cercando di dare un’occhiata al tuo abito, in modo del tutto informale, con il suo enigmatico sorriso, indica l’unica entrata, senza chiederti mai nulla per il passaggio. Ormai, ci conosciamo da lungo tempo, lo sa già che il mio abito non fa una piega. Fondamentalmente senza comprare illusioni, nessuno vestirà mai un abito sicuro. Questa l’ho pescata da una storia che ho sentito là dentro…

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ISOLAMENTE
NELL’ULTIMO CASSETTO
TENGO LE COSE A PARER MIO
SE DOVESSI VIVERE DI SCOMMESSE
SCOMMETTEREI SU DIO
VELENO E LACRIME
OLTRAGGIO AL SAPERE
ASPETTAMI ALLA FINE
C’È UN’ISOLA PIÙ GRANDE DI ME
DOVE IL SOLE ACCAREZZA LE LENZUOLA
MOSSE DAL VENTO
SENZA TROPPI PERCHÉ
SE DOVESSI PARTIRE
ASPETTANDO LA FINE
PARTIREI CON LUI
ASPETTANDO LA FINE
VORREI AMARE
IL DESIDERIO E’ PIÙ FORTE DI ME
DA CHIUDERMI GLI OCCHI
ED E’ SUBITO FINITA
QUANDO IL CASO INCONTRERAI
LA TUA MENTE T’INGANNERÀ
ASPETTANDO LA FINE
LE SUE LENZUOLA
DISTESE AL SOLE TURBANO
ASPETTANDO LA FINE
DOVRAI CAPIRE
COME SI MUOVONO LE OMBRE
PER FUGGIRE ALLA TELA
CALANDO IL SIPARIO
I COLORI MI CONFONDONO
COME LE SUE LENZUOLA
ROVESCIATE E MAI LAVATE
NEL MARE LA GENTE SI CONFONDE
COME IO NEL LORO MONDO
PER INGANNARE IL TEMPO
HO BISOGNO DEI SUOI COLORI
SENZA COMPRARE ILLUSIONI
NESSUNO VESTIRÀ MAI
UN ABITO SICURO

Il Re di Maggio (02) ultima modifica: 2013-10-18T09:00:15+02:00 da Umberto Del Negro

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