Di quel tutto e di quel niente
si ricorderà solo la noia
che il cuore e la mente
hanno aspramente sopportato.
Io,
afflitto spettatore
di un confuso paesaggio,
in questo grosso sasso ingiusto,
scagliato
tra le polveri di stelle cadute
nell’oscuro infinito,
sconfitto
dal pensare prorompente della gente,
che cieca alla ragione,
litiga e sentenzia
di ciò che chiama tutto,
e invece è niente.
Folli…
Zoppi claudicanti in una terra minacciosa!
Arrestate il vostro egoista mormorare,
prestate l’orecchio al silenzio
e al baccano dell’odierno
e del trascorso,
che di certo avrete da imparare.
E fatelo in fretta,
perché è senz’altro dubbio
anche il prossimo domani.
Francesco Centorrino
Il pensiero della gente
ultima modifica: 2012-07-31T09:00:05+02:00
da