Il campo di grano

Sì forte che forza tace
la mente s’arrende al tempo modesto
Quel giorno che vidi soldati
morti, sconfitti, dai volti accecati
Che alcuna voglia trova più posto

Uno sedea quasi fosse composto
Che tutte le bombe scoppiavano accanto
L’altro giacea col collo traverso
La testa potea non alzar dal basso
Che tutto dal sangue pareva diverso

Già ero lì, nel fosso e fissavo
deserto di morti svolgersi attorno
lontano mi sembra, che anche oggigiorno
uno alla volta mi cadono addosso

Ed io che per ben altre lame
Tagliavo quel campo che giallo più  vede
Adesso che ecco, quel che rimane
Nel mentre che il rombo si prende chi siede
E il  grano sparpaglia l’essenza del pane

Il campo di grano ultima modifica: 2012-12-05T09:05:51+01:00 da Luciano Zella

1 Thoughts on “Il campo di grano

  1. Federica Zambelli on 15/05/2013 at 11:11 said:

    Chi l’avrebbe mai detto… Anzi no, c’era da aspettarselo, sei sempre stato un’artista completo, quindi la poesia è solo una naturale conseguenza. Complimenti, davvero.

    Federica

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