Sì forte che forza tace
la mente s’arrende al tempo modesto
Quel giorno che vidi soldati
morti, sconfitti, dai volti accecati
Che alcuna voglia trova più posto
Uno sedea quasi fosse composto
Che tutte le bombe scoppiavano accanto
L’altro giacea col collo traverso
La testa potea non alzar dal basso
Che tutto dal sangue pareva diverso
Già ero lì, nel fosso e fissavo
deserto di morti svolgersi attorno
lontano mi sembra, che anche oggigiorno
uno alla volta mi cadono addosso
Ed io che per ben altre lame
Tagliavo quel campo che giallo più vede
Adesso che ecco, quel che rimane
Nel mentre che il rombo si prende chi siede
E il grano sparpaglia l’essenza del pane
Il campo di grano
ultima modifica: 2012-12-05T09:05:51+01:00
da
Chi l’avrebbe mai detto… Anzi no, c’era da aspettarselo, sei sempre stato un’artista completo, quindi la poesia è solo una naturale conseguenza. Complimenti, davvero.
Federica