Ho vissuto una vita di ombre

Ho vissuto una vita di ombre,
Un volto riflesso nello specchio
Spaccato da una linea di luce;
Piangevo le camere sgombre
Del mio cuore, il fondo di un secchio
Che gocciola, un singhiozzo che produce
Un rivo.
S’agitava in me un male sovversivo.

Mossi i primi passi, nell’arte dell’untore
Sacra E Antica,
Nel Riempire Le 4 stanze
Che rimbalzano incessanti nel petto,
con poche lievi fanciulle, nel fiore
Del sesso, muovendo molli danze
Limitate da mancanze d’intelletto
Sul sedurre.
Come intralciato avanzavo e mi facevo condurre.

Quando fui solo e solo per mia scelta,
Come ogni volta, mossi a compiacere
Nuovi passi, a captare le sottili
Finestre femminili, la cerimonia divelta
Dagli usi culturali, ne scrutai le Macchie nere.
Coltivai un mio giardino, prati di vili
Steli,
Chiuso in me, tra i germogli fedeli.

Poi tu, Tako, crescesti rigogliosa
Come quercia forte cresce,
Oscurando l’altre, soffocandone la luce:
tuo è il mio giardino, ed ogni cosa
Suona melodiosa, ed ogni pesce
Del laghetto prega il frutto che produci.
La tua mano
Ha reso tempio il giardino di un ortolano.

Ho vissuto una vita di ombre ultima modifica: 2019-04-22T09:02:23+02:00 da Jadi Rana

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