Da “Il mostro dei Carpazi”

Camminava da solo nella neve… Tutto bianco, bianco, bianco fin dove lo sguardo poteva arrivare… E così come il bianco è una fusione di tutti i colori, tutto quel paesaggio conteneva tutto il suo dolore, era la somma di tutti i fantasmi che non lo lasciavano libero. Perché vivere per provare quel senso di abbandono e d’infelicità ? Poteva quel luogo un tempo teatro della felicità più intensa, nel tepore primaverile, cambiare così, ricoprirsi di neve, sparire ? Dov’era quell’albero di ciliegio, che sotto un leggero vento spargeva i suoi petali rosa… quei petali rosa che si appoggiavano delicatamente sui suoi capelli color ebano ? Eccolo finalmente ! Rinsecchito, curvo, cadente sotto il peso della neve… sembrava eterno come il loro amore, ed eccolo morto, come tutto il resto…

Da “Il mostro dei Carpazi” ultima modifica: 2013-01-22T09:00:03+01:00 da Francesco Cimini

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