Cioccolata da Giulia

Non potevano avere un’idea migliore!
Per me è un invito davvero irrinunciabile; questa volta non vedo l’ora di assaggiare la tiepida fragranza in tazza preparata da Lucia, i prestigiosi cioccolatini di Marta e le soffici mousse di Giulia.
Ci siamo spostate nell’estremo occidente, nella terra dei Maia, nel mondo scuro del cacao.
Senza nulla togliere al tè,  del quale ho imparato ad apprezzare le doti e i diversi infusi, il cacao e i suoi prodotti, decisamente diversi, li preferisco .
Il tè richiama alla mente atmosfere sfumate, dai colori pastello che dispongono  alla moderazione; il cacao al contrario  propone le tinte forti, le atmosfere vitalizzanti che sanno di danze frenetiche o dei ritmi tribali delle percussioni.
Amo la cioccolata e il suo mondo, anche se ne so ben poco; tutto ciò che ha a che fare con la cioccolata mi scuote e scatena e sono pronta ad affrontare questo ennesimo viaggio alla ricerca delle sue origini; è anche un modo per ingannare piacevolmente l’attesa, prima di farmi conquistare e possedere dal sapore maliardo  che risiede solo nella cioccolata .

Sono in trepidante attesa!
Cerco di distrarmi con la mia ricerca di notizie, ma sono completamente immersa con tutti i sensi, catturati e sopraffatti dall’olfatto, nella musica della cioccolata. Non riesco a stare ferma, lo sgabello che per varie ore negli incontri precedenti mi ha sempre accolta, oggi mi sembra un trespolo traballante e insicuro. L’essere completamente nella cioccolata mi fa un effetto quasi inebriante, ma non ottundente, anzi ! Mi sento sollecitata . Non vedo l’ora che le meravigliose mi invitino con un caloroso richiamo.

Giulia mi ha anticipato che oltre alla cioccolata in tazza e ai cioccolatini e alla mousse è  in  programma  la  preparazione di un flan al cioccolato.
Ho scoperto che il cioccolato fa parte della tradizione italiana, dalle Alpi alla Sicilia, non solo per dolci e pasticceria, ma anche per piatti un po’ speciali, nei quali il cioccolato non è un ingrediente base, ma
uno dei tanti, unito alle carni così come alle verdure: il  cinghiale al cioccolato nato in Maremma, il pasticcio “di sostanza” siciliano, la piemontese lepre in “civet”, i salmì lombardi, la coda alla vaccinara romanesca, il sanguinaccio e le melanzane al cioccolato tipici della cucina partenopea.
La cosa in realtà non mi è giunta del tutto nuova, soprattutto per quanto riguarda le melanzane al cioccolato. Nel suo racconto Casta diva  ( il secondo dei tre contenuti  nel libro intitolato  Tre delitti un’estate) Hans Tuzzi , prestigioso bibliofilo e insigne giallista,  riporta la ricetta di Filomena, ischitana e cuoca di rara arte per i piaceri del palato del commissario Melis:
è uno dei grandi dolci della cucina partenopea. Prendi le melanzane, le sbucci, le tagli a fette circolari che passi rapidamente nella farina e nell’uovo, e poi friggi. A parte prepari una crema pasticciera con i frutti canditi, e una crema al cioccolato, non troppo forte. Poi ,  in una tortiera disponi a strati le fette di melanzane con la crema pasticciera, e su tutto la crema al cioccolato che, qui sta il segreto, va versata calda. Subito in ghiacciaia, e si serve freddo.
Io sono però una tradizionalista, nel senso che amo i sapori elementari, netti,  non combinati tra loro, non composti; ovviamente non sono una buongustaia, non posso definirmi un’estimatrice di ricette raffinate, di alta arte culinaria. Anche perché non amo assaggiare, se non forzandomi, piatti diversi da quelli già sperimentati. Riconosco una certa chiusura culturale, ma solo per quel che concerne la cucina; probabilmente il tutto scaturisce dal fatto che non amo mangiare o, come spesso mi sono preoccupatamene chiesta, dalla paura di mangiare?
Meglio non indagare; quando i piani alti funzionano comunque, nonostante piccole limitazioni, è meglio lasciar correre.
Dopo questa digressione psiculturalculinaria, ritornando a una cucina più quotidiana, ho trovato e selezionato due ricette che ho ritenuto semplici e accessibili anche per me che non amo questo genere di attività, ma se si tratta di cioccolata… beh sono disponibile a cambiare idea e a mettermi al lavoro.

 

IL TESTO E’ STATO PUBBLICATO ED E’ DISPONIBILE QUI:

http://www.edida.net/edidatelling/quattro_donne_e_una_cucina/

Cioccolata da Giulia ultima modifica: 2013-10-02T09:07:40+02:00 da Salvina Pizzuoli

2 Thoughts on “Cioccolata da Giulia

  1. Anita on 02/10/2013 at 12:18 said:

    Donne in cucina non solo per cucinare, ma per conoscersi e per scoprirsi attraverso le letture, le ricette, le alchimie di aromi e sapori. Accattivante fantasmagoria!

  2. Paola on 14/10/2013 at 17:47 said:

    Delizioso questo racconto sul cioccolato ed i suoi molteplici impieghi.Inoltre le ricette menzionate s’inseriscono bene nella trama e risultano anche utili per i lettori.Ci sono poi due citazioni che mi hanno piacevolmente colpito: la prima riguarda Hans Tuzzi i cui libri, che è riduttivo chiamare ” gialli” ,mi hanno sempre procurato una vera gioia e la seconda è il riferimento a Treviri,una città che amo molto,Il tutto confezionato con una scrittura scorrevole, mai banale e spesso raffinata.

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