E’ sempre Lanconia a parlare: «Eccoci finalmente al momento che tutti aspettavate. Fra pochissimo sapremo chi è il vincitore della Caccia al Desiderio 2012! Il notaio sta consegnando alla nostra madrina il fanta-responso. Quest’anno sarai tu Cappuccetto a leggere il nome del fortunato. Come ti senti? Sei emozionata?».
Cappuccetto prende il microfono e dice: «In realtà non me ne frega na mazza, ma ormai son qui… Io non volevo neanche venire. Il mio manager mi ha messa alle strette. Dice che devo essere riconoscente a questo programma per quello che mi ha fatto diventare. Io, a dire la verità, fondamentalmente me ne frego sia del programma e credo anche di lui a questo punto…».
Lanconia la interrompe:«Cappuccetto, ti siamo grati per questa tua ingratitudine totalmente in linea con la filosofia del nostro programma, però adesso ci hai lessato i maroni, per cui leggici questo benedetto nome. Abbiamo pure i minuti contati e poca voglia di sorbirci i tuoi interminabili piagnistei, nonostante le tue forme ti diano un’aria di gnoccolona che può tutto.».
Cappuccetto si ricompone e, scambiando per un complimento l’ultima frase di Lanconia, assume la posa più sensuale che le riesce per aprire il foglio e leggerne il contenuto:
«Signore e Signori, il vincitore dell’edizione 2012 della Caccia al Desiderio è… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… E’… !», urla eccitata.
«Si vabbè ti si è rotto il disco? Diccelo!», si intromette Lanconia.
«E’… E’… il Gatto con gli Stivali!», urla Cappuccetto, mentre dalla sala si solleva il grande boato del pubblico. Gatto, con fare felino, salta sulla poltrona ed urla felice.
Lanconia lo chiama vicino: «Congratulazioni Gatto! Sono molto felice per te. Facciamo entrare i paggeti con la Cassetta delle Brame, dove troverai la risposta a tutti i tuoi problemi! Ma prima di aprire la cassa facciamo la domanda di rito al pubblico. Se c’è qualcuno contrario a questa decisione, parli ora o taccia per sempre!».
Nella sala cala il silenzio. Lanconia sta per riniziare a parlare quando si sente un biiiiiip in una delle ultime file. Le luci vanno ad inquadrare la postazione da cui è partito il suono.
Si tratta del Principe Azzurro: «Io non sono d’accordo, avete barato e ne ho le prove. Vi ho visto imboscarvi tu e Gatto nella pausa della pubblicità. Mi son nascosto e ho registrato tutto. Vi siete messi d’accordo per corrompere il notaio. Tu sei l’ancella che se la faceva con il padrone di Gatto e hai tutto l’interesse che il suo desiderio si realizzi. E’ tutto un imbroglio!».
Lanconia non si fa intimidire: «Si vede che sei nuovo del Regno caro il mio Principe Azzurro. Pensi forse di essere in uno di quei tediosi mondi Immaginari buoni come Fantasilandia o Paradiso? Qui sei nel Regno di Cinicittà, dove il miglior pregio di un essere umano è il cinismo, la lussuria e la slealtà. Vi ricordo che l’anno scorso la qui presente Cappuccetto promise di darla a tutti pur di aggiudicarsi l’ambito premio. Per cui stai zitto, se no ti faccio sbattere fuori da Rambo, il buttafuori!».
Si rivolge al Gatto con gli stivali e continua: «Bene Gatto, visto che nessuno ha niente in contrario alla realizzazione del tuo desiderio, possiamo aprire la Cassetta delle Brame! Suonate i tamburi!».
Gatto si avvicina alla cassetta e lentamente la apre. Il pubblico sta in silenzio attendendo di vederne il contenuto.
Improvvisamente un fascio di luce fuoriesce dalla magica Cassetta delle Brame per proiettare un video nello schermo. Dapprima compare un castello, poi l’inquadratura si restringe e mette a fuoco una delle finestre aperte dove il si intravede il principe di nulla vestito che si rotola fra le lenzuola con l’attempata regina, sua suocera, e tre ancelle.
Proprio in quel momento si apre la porta ed entra la principessa che si porta le mani alla bocca e spalanca gli occhi all’orribile scena. Poi si mette a ridere e si rivolge al marito:
«Ah ah ah mi diverte questa ennesima trovata di quel miserabile Gatto che ti ritrovi e di quella insulsa ancella che ti scopazzavi l’anno scorso! Forse si sono scordati che non siamo in uno di quei tediosi mondi Immaginari buoni come Fantasilandia o Paradiso. Siamo nel Regno di Cinicittà, dove il miglior pregio di un essere umano è il cinismo, la lussuria e la slealtà. Te lo ripeteva sempre quella, vero? Lo so bene perché lo faceva anche con me, prima che arrivassi tu a rovinare il nostro idillio!
Comunque me ne frego se te la fai con mia madre, se è per quello io me la faccio con tuo fratello, il giardiniere, lo scudiere, il paggetto di compagnia…
Tu da qui non ti muovi!».
TO BE FINISHED!