CHI E’ PANTALONE?
Pantalone nasce a Venezia verso la metà del 500. E’ un vecchio mercante violento, testardo, rompiscatole e molto attaccato al denaro. Dopo una vita passata ad importunare donne fossero essere libere, innamorate, sposate e anche vedove, il nostro esimio rappresentante della Commedia dell’arte italiana subì un tracollo emotivo.
Ciò successe quando, senza neanche avvisarlo, Goldoni lo ridusse alla figura di padre anziano generoso, saggio e comprensivo. Lui che era stato un grande dongiovanni (mancato), un astuto manipolatore di coscienze, un conservatore radicale di denaro…
Inoltre, ancora cosa più grave, più avanti gli tolsero pure la sua inseparabile maschera e gli tagliarono la barbetta aguzza.
Per Pantalone questi cambiamenti furono un trauma. Come pensare di poter passare l’eternità nella noia di una vita serena e da buon uomo? E senza neanche la consolazione di poter trovare conforto nella sua fedele barba, che aveva l’abitudine di carezzare per scacciare la tensione?
QUAL E’ IL DESIDERIO DI PANTALONE?
Per questo motivo è venuto qui, accompagnato dalla sua marionetta, a significare la sua aspirazione a tornare l’uomo perfido che era prima, in grado di controllare le vite degli altri, di corteggiare tutte le donzelle sulla faccia di Cinicittà e di brontolare in libertà con chiunque incontri.
In sala vengono riaccese le luci. Il pubblico applaude facendo gesti di assenso. Pantalone si alza in piedi e sorride entusiasta. Si alzano anche Lanconia e Cappuccetto, applaudendo anch’esse.
Lanconia prende la parola: «E bravo il nostro Pantalone. Tutti noi capiamo il tuo disappunto e ti facciamo tanti auguri perchè il tuo desiderio vinca quella che speriamo sarà un’accesa competizione! Puoi accomodarti nella tua postazione di concorrente.», gli dice indicando una poltrona a lato del palcoscenico.
Poi si rivolge al pubblico: «E adesso è la volta di un altro fortunato che sarà estratto dalla nostra affascinante madrina. Cappuccetto, tocca a te! Dacci dunque il secondo nome!».
Cappuccetto passa la fanta-pallina a Lanconia, che la apre lentamente e ne legge il contenuto. Afferra il microfono e dice: «Signore e signori, il secondo concorrente della Caccia al Desiderio 2012 è… E’… E’… Il gatto con gli stivali!».
I tamburi smettono di suonare mentre nasce il clamore del pubblico. Il gatto con gli stivali si alza entusiasta e fa un inchino tenendo la mano sul fianco. Poi sale sul palco e raggiunge le due donne. Lanconia afferra il microfono: «Benvenuto fra noi Gatto con gli stivali. Adesso è il tuo turno di raccontare la tua vita ed esporre il tuo desiderio! Facciamo pure partire il video!».
ALLA PROSSIMA PUNTATA…
STAY WISHED!