Quando i nani tornarono dalla miniera furono contentissimi di rivedere Biancaneve, e l’abbracciarono festosi tutti insieme. Poi vollero subito sapere la ragione del suo improvviso ritorno. “Sto cercando la mia bambina” li informò Biancaneve “me l’hanno portata via ! La madre del Principe sostiene che sia meglio per lei crescere lontana dai genitori, ed essere educata da una severa nutrice, per diventare poi una saggia sovrana. Ma io non voglio rassegnarmi a vivere lontana dalla mia piccola Celeste!” concluse fra i singhiozzi. Cucciolo e Mammolo la consolarono, e tutti insieme i 7 nanetti le offrirono il loro aiuto. “Prima di tutto noi domani esploreremo 7 direzioni diverse per scoprire dov’è Celeste: vedrai che la troveremo in breve tempo, poi decideremo come riprenderla.” Il giorno dopo tornarono stanchi e sconsolati, tutti tranne Cucciolo, che aveva scoperto una traccia sicura. Ma all’entusiasmo della scoperta seguì presto il turbamento: le voci dicevano che la piccola era stata affidata ad una nobile dama contegnosa ed arcigna, una vecchia fata che però viveva in austero palazzo vicino alla reggia della matrigna di Biancaneve. Biancaneve ed i nani decisero di andare il giorno seguente ad affrontare l’anziana signora per farle restituire la bambina alla mamma: ma non avevano fatto i conti con lei ! Quando giunsero al palazzo di Malizia – così si chiamava la megera – la trovarono ad aspettarli sulla porta: e non pareva di certo una fata !
“Credevate di sorprendermi con la vostra delegazione ? Non mi convincerete con le vostre belle parole ed i vostri limpidi sentimenti… non vi lascerò portar via la bambina !” li apostrofò subito con arroganza. Biancaneve si sentì venir meno, ma si fece forza: doveva scoprire se Celeste era lì, e doveva scoprire anche come mai la vecchia sembrava ormai tutt’altro che una fata !
“La prego di avere pazienza, nobile signora, – le chiese dolcemente – abbiamo fatto un lungo viaggio per venire qui. Posso entrare un momento a bere un bicchier d’acqua ?” Malizia fu spiazzata da tanta gentilezza, e, dopo un attimo di esitazione, senza obiettare si scostò dalla porta per far entrare la giovane ospite.
L’interno era più tetro di quanto l’antica magione apparisse dall’esterno. Biancaneve sentì un brivido, e comprese istintivamente che la sua Celeste doveva essere custodita altrove. La vecchia andò a prenderle l’acqua, e la nostra eroina ne approfittò per salire di corsa le scale ed esplorare le stanze del piano superiore. Quale fu il suo stupore quando vide, appeso alla parete principale di una vasta sala, lo Specchio Malefico che era stato della Cattiva Regina !
Savina Sabattini