Fecondati nel ventre di uno sciacallo
mossi da aliti di noia.
Questo siamo.
Percorsi da brividi di pece
ossessionati dalla trasparenza dei vetri.
Allucinazioni, miasmi di decomposizione
marciti nelle profondità del futile
animali legati che si mordono
embrioni al silicio.
Vaghe dimestichezze ci classificano
libri in una biblioteca morta
tu santifichi
altri sorridono nel buio
monchi acrobati
in un circo ridicolo.