─ Sono tutti concordi nel dire che era una gran brava persona ma che, rimasto senza lavoro, aveva avuto un forte esaurimento nervoso. Si era dimagrito e spesso sentivano delle liti provenire dall’appartamento. La moglie alla fine l’ha lasciato, tornando dai suoi e portandosi via i due figli, due maschietti, che però erano con il padre ogni quindici giorni. Raccontano che lui pian piano ha svenduto tutto ciò che possedeva e ultimamente si vergognava a far venire i bambini in casa. Quindi quando erano con lui li portava al cinema e a mangiare una pizza e poi li riconsegnava alla madre.
La vicina proprio ieri gli aveva richiesto i cento euro che gli aveva prestato quindici giorni fa, per portare i bambini al circo. La poveretta non si dà pace, dice che non glieli avrebbe mai richiesti se non avesse avuto necessità di fare lei stessa degli accertamenti clinici, per i quali anche il ticket era costoso ─ Il commissario continuava a guardare quell’uomo, ora riusciva a non abbassare il suo sguardo.
─ Vai avanti…─ disse all’agente.
─ L’inquilino del piano di sotto aveva notato la vendita dei mobili, perfino del televisore a colori e gli aveva prestato una vecchia televisione in bianco e nero, ma poi si era lamentato con lui perché di sera teneva il volume troppo alto e l’apparecchio gracchiava con un suono metallico ─ Pensandoci bene non era stato neanche il resoconto dell’agente ad avergli fatto provare quel disagio che stava sentendo ora, appena sveglio.
─ Chi ha trovato il corpo? ─
─ Sembra che l’ex moglie dopo avergli telefonato più volte per sapere quando lasciargli i bambini, non avendo ricevuto risposta, abbia chiamato il dirimpettaio, chiedendogli di suonare alla porta. Il vicino però ha trovato l’uscio socchiuso ed è entrato per vedere cosa fosse accaduto.