Sei le macerie dell’esplosione
Come tutti noi
E ne porti la dolorosa memoria
La cenere che ricorda
Di essere stata foresta bruciata
Abbiamo sbagliato su quel gradino bianco
Abbiamo sbagliato tutto
Sei la memoria e il cortocircuito.
Sei le macerie dell’esplosione
Come tutti noi
E ne porti la dolorosa memoria
La cenere che ricorda
Di essere stata foresta bruciata
Abbiamo sbagliato su quel gradino bianco
Abbiamo sbagliato tutto
Sei la memoria e il cortocircuito.
Esiste una nave dispersa
nell’oceano blu
affacciata a un orizzonte
che scomparendo cade
accompagnata da gabbiani chini
sul dorso di
bioluminescenti delfini
e i suoi alberi hanno le
foglie.
Il naufragio è il suo
ultimo punto d’attracco.
Essere poeti è la cosa peggiore che può capitarti da quando sei nato. L’handicap numero uno.
Non ci sono posti macchina speciali per i poeti, strisce gialle, permessi in graduatoria o pensioni statali.
Dimenticatevi gli agi dell’invalidità.
AVVISO AI GENITORI CHE STANNO LEGGENDO QUESTO ARTICOLO:
È necessario porre rimedio quando si è bambini.
Riconoscete i sintomi nei vostri figli prima che sia troppo tardi.
Contrariamente alla credenza popolare
se scrivi poesie non sei automaticamente un poeta.
Questo falso sintomo è spesso riconducibile ad altri disturbi più gravi e incurabili come la cretinaggine, un’infezione batterica sessualmente trasmissibile che trae origine dalla promiscuità nelle pollicolture.
Le poesie non si scrivono.
Vengono commesse in alcune ore del giorno e della notte.
Non si premeditano.
La loro genesi è incontrollabile.
Mi Uccido Appena
è pura efferatezza giovanile senza aggravante della premeditazione.
Manifesta incapacità di intendere e di volere.
Si invoca l’assoluzione totale.
Kammeredizioni 2016
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