Banchi di nebbia umida
si frappongono
mescolando memoria
e tempo.
Immagini lontane,
irraggiungibili
si confondono
con stati febbrili.
Voce incomprensibile
eco di fondo
come il suono del vento
chiama il mio nome.
Una mano
sapientemente
piuma d’angelo
accarezza il viso.
Al risveglio,
limpida e chiara
vedo
la tua mano nella mia
e tu chino sul mio letto
Anestesia
ultima modifica: 2017-06-22T08:12:45+02:00
da