Ho messo tegole sul tetto
in angoli precisi.
Uno sguardo furtivo
e il pensiero m’assale,
intanto la vita sfugge
poco a poco.
Ho messo tegole sul tetto
in angoli precisi.
Uno sguardo furtivo
e il pensiero m’assale,
intanto la vita sfugge
poco a poco.
Sento vicina lei Genitrice
per abbracciare il Cielo
mi ha lasciata in un freddo giorno d’inverno.
per unirsi alla schiera degli angeli
lui Genitore una mattina d’estate
mi ha sussurrato
“tu aspetta”.
la Sorella tanto amata
per dialogare col suo Gesù
in terra il suo posto mi ha affidato.
e ora anche il mio Amore
si è rivestito di Luce
al commiato “… i poveri, i veri poveri” mi ha raccomandato.
intanto ancora con gelide lacrime
presenti tutti li sento
la mano mi tendono per regalarmi amore
e donarlo a chi in solitudine prosegue nel buio…
Maria Rosa Cugudda
Lascerò domani.
allo spuntar del giorno,
i campi pallidi
freddi come cristalli
riscaldi dai nostri ghiaccianti peccati.
Vesti di speranza,
trasformano in miei lontani ricordi
facendo luce nell’ incertezza,
allontanando nelle vie più scure tutte le mie paure..
Dai miei occhi fuoriescono lacrime
di infinita tristezza,
nel vedere
un immenso prato di musiche e bellezze,
di fiori che emanano profumo di carezze.
Saranno gli occhi
della mia mente
a vedere gioiose visioni
che a poco a poco svaniranno
lasciando sulle labbra
il sorriso di nuove emozioni…
Tu, evanescente
nel costrutto
della vita,
dov’eri?
Prima non c’eri,
ora sai d’essere
perché lei
è la linfa paziente
nel rammendare
il tuo cuore.
E’ la musa
che accarezza
l’anima,
è la dolcezza amara
d’un sentimento
prima non compreso,
è il turbinio
di quell’emozione
d’un quadro
tinteggiato d’amore.
Mani di velluto
Cuore di cristallo
Occhi persi
Che non mi cercano
Mi hai lasciato andare
Senza avermi avuto
Sei il mio dolore dentro
Sei le mie lacrime
Sei quel trucco perverso
Finto da sembrare vero
Avrei tanto voluto
Dormirti sul cuore
Ma sei già la mattina
Di un giorno vecchio
Ed io la colomba inutile
Di un mago cattivo