Sento
il tuo pianto
solleva il viso
dalla polvere
strappalo
alla disperazione
ti vedi brutto
persino al buio,
non t’allarmare
anche
tra le rocce
germogliano
i fiori d’inverno
e tu
sei fiore
e roccia.
Sento
il tuo pianto
solleva il viso
dalla polvere
strappalo
alla disperazione
ti vedi brutto
persino al buio,
non t’allarmare
anche
tra le rocce
germogliano
i fiori d’inverno
e tu
sei fiore
e roccia.
Saranno giorni brevi
candidi di neve e piogge
che la terra beve.
Ma basta un po’ di turchino,
per dare una nuova fragranza
al cuore e al nostro destino.
La Redazione di Prosa e Poesia ha il piacere di comunicare ai propri lettori il nome del vincitore del nuovo concorso 2016: Sara Montella.
In collaborazione con Edida, i vari testi pubblicati dall’Autrice sul blog saranno editati in ebook in una raccolta di racconti e di poesie.
Vi invitiamo a mandarci i vostri testi, tra di voi il nostro prossimo vincitore!
La redazione
C’era una volta un uomo di nome Mario. Mario aveva una penna. Una penna fantastica. Era di un bel blu profondo, marmorizzata, amava quella stilografica. Ne era orgoglioso, la portava ovunque andasse: quando faceva shopping, quando andava in banca, a casa, a lavoro…era la sua cosa preferita in assoluto.
Ma un giorno qualcuno gli chiese come mai la portasse semplicemente con sé. “Perché non la usi?” gli avevano chiesto. Mario rimase perplesso, non ci aveva mai pensato, la portava dietro e basta. Non aveva mai ragionato su cosa avrebbe potuto veramente fare con quella penna.
Come dito negli occhi
In anelli di acqua