Questa è una canzone dei DAT ROSE, quella band di fuori di testa. Sono veramente strani, sicuramente non suonano per il successo, cantando queste cose, non andranno a finire in hit parade. Guardandoli bene capisci che non gliene frega proprio niente, anche se qui riscuotono il plauso dei clienti, forse tutto questo rimane un bel sogno. Mi sono sempre chiesto se ci fosse vita nei sogni, come nella veglia. Vivere, sposarsi, riprodursi, in modo da avere una discendenza anche nel sogno, continuando così senza fine. Alle volte, piuttosto che rimanere soli, è meglio aver qualcuno con cui litigare. Chissà perché la solitudine è una triste compagna, vissero felici e contenti, questa è la vera favola. Meglio farsi un’altra rossa senza manico e andare a dormire, domani dovrei lavorare, anche se il Sabato non si fa molto, lo svegliarsi non è poi così facile.
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Il Re di Maggio (05)
Un ultimo sospiro
Un ultimo
sospiro
di vita
s’infrange
sugli scogli.
La nebbia batte
fatale
alle nostre tempie.
Mi sembra
di non avere più
voglia di vivere
e non ho più parole
per dirmelo.
Noi pure siamo
come i dannati a morte,
noi pure siamo
come foglie cadenti a settembre.
La prima rugiada d’autunno
racconta
il sospiro
morente
del condannato.
Il cupo inverno
è la sua anima.
Ma non ha più voglia
né parole
per dircelo.
Uggia
L’autobus è pieno di ragazzi vocianti appena usciti dalla scuola; sono compressa tra la macchina per vidimare e la cabina dell’autista; di fronte a me un posto occupato e attorno zaini, camicie, magliette, colori, afrori, cicaleccio, stridori.
Tutti i giorni così, a quest’ora.
Cerco di distrarmi, di non pensare alla condizione in cui mi troverò a trascorrere una mezz’ora abbondante .
E oggi non piove!
Provo a spostare i pensieri oltre la mia fermata.
A casa cosa mi aspetta di buono ?
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Tango
Una possibilità. La vita.
Un passo, Un momento.
Bruno Giraldo
So di essere
Non perdo di vista
me stesso,
né m’avvilisco
nonostante l’avversità.
So chi sono,
so di essere,
so d’occupare
un posto quaggiù.