Seduto su una panchina
sotto un sole primaverile
la pioggia
che da giorni era caduta
aveva regalato
a lui esile piccione
dal beccuccio delicato
ma reso potente da una natura senza fine
un piccolo laghetto per il suo ristoro.
Piccione
Nei tuoi occhi un vuoto d’amore
Nei tuoi occhi un vuoto d’amore.
Per chi? Quale mancanza?
E’ per me quella tenera assenza?
Metempsicosis – 04 – Pausa
Portatelo via il corpo è già freddo
portatelo via, via da qui
Sono vivo non sentite che sono vivo
sento voci ma non capite sono ancora qua
Liberatemi liberatemi ecco che…
Libero
Polaris
In cielo dorme irrequieto il Carro,
da Vega a Thuban,
la stella polare adesso
brilla di un colore
bizzarro
ammirarla nel nero d’abisso.